Genere: Thriller
Anno: 1998
Regia: Darren Aronofsky
Cast: Sean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart
Durata: 84'
Voto: 9 / 10
Max Cohen è un giovane e
brillante matematico laureatosi a tempo di record. Crede fermamente che ogni
cosa in natura possa essere rappresentata dal punto di vista matematico, ed in
particolare rivolge i suoi sforzi alla ricerca di uno schema preciso che stia
alla base del mutevole ed incerto panorama della borsa, aiutato dal suo potente
calcolatore, Euclide.
Durante una sessione di
calcolo, Euclide va in tilt, non prima, però, di aver fornito a Max un
preziosissimo risultato. Risultato che fa gola tanto ai dirigenti di una
misteriosa multinazionale quanto ad una setta ebraica.
Π non è un thriller. Oppure lo è, ma di striscio per
così dire. E’ uno di quei film da cui ti aspetti una cosa e poi ne ottieni
un’altra, diametralmente opposta. Come Fight Club per capirci. O per non
capirci, a seconda dei casi.
Ad un tratto, la storia
prende una piega diversa, si lascia alle spalle la trama gialla, banale ma
essenziale allo stesso tempo, per tesserne un’altra, che non saprei nemmeno
definire. Il segreto che Max ha nelle proprie mani – e che nemmeno lui
comprende del tutto - non è il metodo per fare soldi a palate che cercano
quelli della multinazionale. Non è il vero nome di Jahvè che cercano quelli
della setta ebraica. Non è solo questo, almeno. E’ la proiezione astratta,
poiché numero, di un’entità ancor più astratta, sia essa Dio, sia essa un
ipotetico “senso” dell’universo, sia essa quello che ci va di immaginarci.
Tornando nel nostro mondo,
darò qualche dettaglio più tecnico e tangibile circa la pellicola, indipendente
, girata interamente in bianco e nero, e con
immagini ad alto contrasto che rimandano inequivocabilmente al cinema
surrealista, come un cervello pulsante sulla scalinata della metropolitana.
Un film non troppo famoso
ma che merita davvero insomma, a dispetto del cast e della regia non “firmati”,
perlomeno fino al 1998.
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