lunedì 2 gennaio 2012

The XX




Genere: Indie-Pop, Synth-Pop
Autore: The XX
Anno: 2009
Voto: ★★★★★★★★★☆


Non credevo possibile che qualcuno potesse registrare un disco del genere, non adesso. Ma è stato registrato. Ed è bellissimo.
E' bellissimo ed è quasi perfetto. Voci, melodie, atmosfere e ritmi che si intrecciano liberi ed eleganti, come trasportati da una brezza leggera, una brezza che non si sentiva da anni.
Ho sempre considerato l'Indie un genere debole e senza sbocchi, nostalgico. Ma c'è qualcosa di nuovo in queste note, accanto alla nostalgia, c'è un ritmo nuovo, un'atmosfera nuova, qualcosa di travolgente.


Il minimalismo dei suoni, la delicatezza e la precisione della chitarra pizzicata, il basso profondo e tagliente, le atmosfere sintetizzate e l'intreccio delle due voci timide e sussurrate, le percussioni, il ritmo viscerale che sembra farci muovere da dentro, sembra espandersi ovunque come una vibrazione interrotta, che viaggia nello spazio e ci muove a suo piacimento. Una musica che occupa tutti i sensi, che scatena le emozioni e che scaraventa in nuovi spazi e verso nuovi orizzonti.
La loro musica è influenzata dall'indie e dall'Hip-Hop, ma non manca di elementi che vanno dalla musica elettronica, al rock e alla atmosphere.


Ma gli XX hanno qualcosa di più, qualcosa che va al di fuori del Rock, della Dj culture, dell'Indie e del Pop, una natura nascosta, non ancora del tutto espressa, inesplorata, ma piena di risorse, e di speranze.


Manca solo una cosa agli XX. Manca la violenza. Non c'è violenza nella loro musica; è musica viscerale, sensoriale, carnale, ma non violenta, senza rabbia e senza squilibrio, senza pazzia o sregolatezza. Gli manca una cosa di cui l'arte ha disperato bisogno, soprattutto in questi anni. Proprio per questa mancanza di violenza che sembra un disco più maturo di quello che è realmente, non sembra un disco giovane, fatto da gente giovane, come è. Forse è questo che lo rende diverso e così affascinante. Comunque un grande disco, come pochi di questi tempi.


Guarda su Youtube:
Intro, Crystalized, Vcr, i pezzi più rappresentativi del disco, secondo me anche i più belli.

2 commenti:

  1. Cosa intendi per violenza? C’è un’angoscia sottile, quasi impercettibile. Essa si rivela all’ascolto e di per sé realizza un esempio di violenza e aggressività senza pari. Eppure sembra che ci sia una tale delicatezza nelle voci. Il contrasto è stridente e diventa tale per pura necessità. Credo che non ci sia niente di più violento per l’anima e per le emozioni. Suscita un pathos struggente e meraviglioso, che riesce quasi a piegarti in ginocchio.

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  2. (grazie per il commento) è una lettura interessante la tua, e percepisco altrettanto l'angoscia di fondo, in alcuni pezzi in particolare, in "intro" ad esempio. Ma quello che intendo con violenza è la tipica forza che ha la musica giovane di muoverti a suo piacere, di farti sentire te stesso. Non tutta la bella musica è violenta, ma l'arte deve essere in qualche modo irriverente, arrogante, appunto violenta, ambiziosa, perchè nessuno vuole scrivere solo una bella musica, o dipingere un bel quadro, ma scrivere la miglior musica e dipingere il miglior quadro. Credo che gli XX abbiano mancato leggermente di ambizione e siano stati un po' troppo "timidi" diciamo. Sono convinto che abbiano da dire ancora molto, e che accantonando un po' di questa timidezza possano conquistarsi un posto più importante nella storia della musica contemporanea.
    Spero di averti chiarito il mio parere.

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