Autore: Paul Kalkbrenner
Anno: 2011
Voto: ★★★★★☆☆☆☆☆
Paul Kalkbrenner è un genio.
Non ho niente da togliere o da aggiungere a questa constatazione e niente, dico
niente, nemmeno un album mediocre, potrà farmi cambiare idea.
Dopo la spettacolare
colonna sonora di Berlin Calling, ad oggi il suo miglior disco, Kalkbrenner si
è preso qualche anno di riposo dalla composizione. Il risultato di questo breve
periodo di meditazione è difficile da valutare, inaspettato.
È un disco disordinato,
disconnesso, un disco che sembra messo su velocemente, senza attenzione. Pezzi
mediocri si alternano a piccoli capolavori.
Sembra il disco di un
principiante. Di qualcuno che ha fatto un certo numero di lavori e li mette tutti nello stesso pacchetto per essere sicuro di
non sbagliare.
Su alcuni non ha affatto
sbagliato. In questo album sono raccolti alcuni tra le migliori composizioni di
Kalkbrenner, tra cui Jestrupp, che è forse il più bel pezzo che ha mai scritto,
ma purtroppo mal accompagnate, da una serie di tracce piatte, senz’anima e
senza profondità.
Non lasciatevi ingannare
dall’insieme, dalla copertina. Scavate in questo album, ascoltatelo
attentamente, perché ha dei tratti nascosti, dei frammenti lucenti, difficili
da cogliere al primo sguardo, ma da non perdere assolutamente.
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