lunedì 7 novembre 2011

Senior





Genere: Elettronica
Autore: Röyksopp
Anno: 2010
Voto: ★★★★★★★★☆☆
La musica elettronica è un genere ormai conosciuto, popolare. Il pop è elettronico, lo è il rock, lo è la dance, e la house e la techno. Abbiamo abbandonato la chitarra, la batteria e il basso, per sostituirli con sintetizzatori, drum machine, computer e consolle, abbiamo abbandonato i grandi palchi e i teatri per le discoteche e le feste private. Ma la musica underground è sempre la stessa, passa sempre nei piccoli locali, nelle periferie, è difficile da trovare su YouTube e non abbiamo quasi mai testa di andarcela a cercare, ma è ancora qui, pronta a scroccare il suo pezzo di popolarità ancora giovane, o ad essere osannata post mortem, dai necrofili e dai nostalgici, i vecchi che non hanno saputo apprezzarla da giovani e i giovani che non sanno apprezzare la musica del loro tempo.
In “Senior” c’è molto da apprezzare. Non aspettatevi un disco dance, una musica immediata a prevedibile, ma preparatevi comunque a muovervi, a ballare, perché non potrete mai apprezzare una musica restando rigidi, immobili, senza lasciarvi andare. Spegnete la luce, mettetevi le cuffie e ascoltate, lasciatevi prendere dal ritmo semplice e penetrante, dalle melodie delicate, dall’atmosfera calma e evocativa.

È una musica nostalgica, a volte comunque piena di speranza, a volte totalmente priva. Queste sensazioni opposte e altalenanti si alternano in modo ipnotico e sottile, lasciando spazio raramente a pause o a momenti morti e rendendo l’ascolto scorrevole e impegnativo allo stesso tempo. La musica è totalmente priva di parole, ma i testi sono i suoni, sono le atmosefere, che descrivono un mondo nuovo, il mondo della periferia, il mondo della notte, il mondo emarginato, un luogo quasi ideale, miticizzato, nei nostri anni, ma raramente descritto così come dai Röyksopp in questo loro quarto album, Senior.
Il duo Svedese, formato da Svein Berge and Torbjørn Brundtland, si presenta come un’unica personalità artistica, molto unita e coerente anche nella sua evoluzione nel corso degli ultimi 10 anni, ovvero periodo di attività del gruppo. Con questo nuovo lavoro i Röyksopp dimostrano che il loro apice non è ancora stato raggiunto, dopo l’ottimo “Junior”, uscito nel 2009 e premiato con un Grammy Award e con diversi altri premi, si sono ripresentati più maturi e più creativi, mettendosi in gioco e tirando fuori la propria personalità

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The Alcoholic”, “The Fear” e “The Drug” sono pezzi imperdibili, utili per un introduzione al disco.

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