Genere:
thriller/spionaggio
Anno: 1975
Cast: Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max von Sydow, Addison Powell, Walter McGinn, Michael Kane, John Houseman, Tina Chen
Regia: Sidney Pollack
Durata: 117’
Voto:
8/10
Gli
impiegati civili di un ufficio della CIA dove si cercano eventuali messaggi
segreti nei giornali e nei libri di ogni parte del mondo vengono massacrati da
tre misteriosi individui. L’unico a salvarsi è Joseph Turner, ex militare
esperto in telefonia che si rivolge al quartier generale in cerca di aiuto, ma
da cui ricaverà solo grane.
Nel
corso della sua avventura, Turner (il cui nome in codice è Condor) scoprirà
l’esistenza di una sezione deviata della CIA che approfitta del potere e del
segreto per assecondare le proprie esigenze. Finale che lascia l’amaro in bocca
tutto sommato.
Film
che si contrappone alla maggior parte dei moderni thriller per varie ragioni.
Innanzitutto
il protagonista, seppur abile, non è lo spaccone infallibile che all’occorrenza
si trasforma in una macchina da guerra, ma un personaggio più modesto, umano e
soprattutto fallibile.
In
secondo luogo, ci troviamo di fronte ad un film che, seppur votato all’azione
ed allo spionaggio, affronta anche delle tematiche di tipo politico, chiaramente
entro i limiti imposti dal genere: il finale, oltre a lasciare come già detto
l’amaro in bocca, ci permette di fare una riflessione su quello che è il
sistema politico, su quello che sono i servizi segreti.
Dal
momento che si tratta di un film non molto noto specialmente ai più giovani
(all’epoca fu molto apprezzato e ricevette una nomination all’Oscar per il
montaggio), lo raccomandiamo a tutti coloro che hanno apprezzato “L’uomo
nell’ombra”, in quanto simile per tematiche e finale. Naturalmente è consigliato
a tutti gli amanti del thriller in genere ed in modo particolare agli amanti
della teoria del complotto.
effettivamente la prima cosa che mi è venuta in mente dopo il primo paragrafo è stata l'uomo nell'ombra. (pietro)
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